domenica 31 agosto 2008

Ho sognato Memo, quello vero.

Stanotte ho fatto un sogno. Ero a casa mia, quando suona il campanello. Apro la porta e mi trovo davanti Memo Remigi vestito normale e non da ciclista. Senza chiedermi perché fosse lì, comincio a dirgli quel che penso del suo inno.
- Eh...lo so, c'hai ragione, fa cacare - commenta tristemente lui, cogliendomi di sorpresa.
Allora mi diventa simpatico e lo faccio accomodare.
- La versione originale era ben diversa... - prosegue, cominciando a rollare con disinvoltura un cannone da otto cartine - altro ritmo, altro arrangiamento, altro testo... -
accende la torcia e comincia a tirare con voluttà - solo che quando l'ho fatto...(cough...cough)... sentire a quelli...(cough...cough)...a momenti gli...(cough...cough...vuoi?)...gli prende un colpaccio. Così l'ho dovuto rifare come volevano loro, ed è venuta fuori la porcata che sai. E' un momentaccio, c'ho bisogno di soldi, e non ho potuto mandarli affanculo come avrei voluto -.
E' davvero dispiaciuto, il Memo, e io non so bene cosa dirgli.
Poi s'illumina: - Ti va di sentire la prima versione? -
- Certo -
- Se mi tieni questo...-. Reggo il cannone mentre lui si accomoda davanti a uno Steinway che scopro di avere in cucina. Comincia a suonare e poi attacca a cantare con la voce di Tom Waits. Io ascolto estasiato e penso che sono contento che Memo Remigi sia diventato un mio amico. Come finisce il suo vero inno purtroppo mi sveglio. E corro subito a scrivere le parole prima di dimenticarmele.


Varese mah, Varese mah, Varese mah
qui si respira un'aria di conformità
città giardino che cura la sua erbetta
si muove in suv ma c'ha nel box la bicicletta


Varese mah, Varese mah, ma che città
le finte bionde giù al Pirola chi ce le ha?
Tutti i colori avrai della natura
ma il sole verde è la tua unica avventura


Il mondo fuori corre, non ha le tue lentezze
ci sono idee che van di qua e di là
a te piace soffiarle tutte in un fazzoletto
ti fai due vasche in centro e morta là


Varese mah, Varese mah, Varese mah
col tuo pensiero di un'azzurra vacuità
città mondial del perbenismo tu sei già
Varese mah, Varese mah, Varese mah


Varese mah, Varese mah, Varese mah
qui si respira un'aria di mediocrità
città giardino che bagna la sua erbetta
inquini il centro ma hai nel box la bicicletta


Varese mah, Varese mah, Varese mah
col tuo pensiero di un'azzurra vacuità
città mondial del perbenismo tu sei già
Varese mah, Varese mah, Varese mah


Varese mah, Varese mah, Varese mah
Varesemah, Varesemah, Varesemah!






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2 commenti:

Anonimo ha detto...

meraviglioso, lo sapevo che il vero memore migi era così! grazie paolo per avercelo mostrato.

Anonimo ha detto...

Sono davvero... cerebralmente commosso.