martedì 15 luglio 2008

Varese va!

Non c'è evento senza inno. Non appena succede qualcosa nel mondo telesportivo, ecco che parte l'inno che vorrebbe emozionarci tutti come lupetti il giorno della promessa. Quindi anche i mondiali di ciclismo in quel di Varese hanno il loro, ovviamente corredato di video.
S'intitola "Varese va", musica di Memo Remigi, parole di Alberto Testa, canta Memo Remigi.
Con impressionante coerenza, Varese palesa un'altra volta ancora il suo debole per il tempo che fu e le vestigia del suo rassicurante passato, affidando a una giovane promessa della musica, quale appunto il settuagenario Promemoria (Memo per gli amici) Remigi, il compito di trascinare le folle al ritmo di una sambetta da trenino in stile veglione di capodanno 1963. Il testo, invece, è pura pelle d'oca. E merita una rispettosa trascrizione:

Varese va, Varese va, Varese va
qui si respira aria pura e libertà
città giardino splendida e perfetta
un grande amore e una bicicletta

Varese va, Varese va, và che città
le tue bellezze le tue valli chi ce l'ha?
Tutti i colori hai nella natura
tutta iridata è la tua avventura

Il mondo è tanto grande e pieno di bellezze
che sono sparpagliate qua e là
ma qui son concentrate tutte in un fazzoletto
e solo un giro in bici basterà

Varese va, Varese va, Varese va
con il tuo cielo di un'azzurra immensità
città mondiale del ciclismo tu sei già
Varese va, Varese va, Varese va

Varese va, Varese va, Varese va
qui si respira aria pura e libertà
città giardino splendida e perfetta
un grande amore e una bicicletta

Varese va, Varese va, Varese va
con il tuo cielo di un'azzurra immensità
città mondiale del ciclismo tu sei già
Varese va, Varese va, Varese va

Varese va, Varese va, Varese va
Varesevà, Varesevà, Varesevà!


Come si fa a non commuoversi? Se, come a me, vi basta leggere per avere i lucciconi, evitate di guardare il video: vedere il giovane Memo vestito da ciclista potrebbe esservi fatale. Credetemi.

4 commenti:

mi chiamo mamotchi al secolo laura. ha detto...

sai quando vedi qualcosa alla televisione di così triste, ma così triste, ma così triste che provi una specie di vergogna per quello lì che sta cantando in quel modo atroce o dicendo quelle cose così stupide o ballando così male mostrando la budria. sai quella sensazione tremenda che ti farebbe venire voglia di telefonare proprio a quello lì in onda per dirgli lascia stare, stai facendo una figuraccia, e hai pure i pantaloni bucati sul sedere, e io mi sento male per te. sai, quella sensazione lì mi ha preso allo stomaco guardando Memore Migi che cantava e tutti i ciclisti con gli occhi verso il gobbo a cantare vareseva. con in più una vergogna tutta per me, di abitare qui. proprio qui. a va. fanbagno.

Altra Tradate ha detto...

Non ci sono parole! Varese va, Varese va...ma va a...;-)

Anonimo ha detto...

ma non ci sono delle immagini"rubate" al video della camera di commercio di Varese??rimescolate in salsa "fiera del bovino"?Mi vergogno di essere nato a Varese,quasi quasi emigro a Como!

Anonimo ha detto...

Siamo proprio dei caciottari e questa sigla(spero che non abbiano il coraggio di farla vedere troppo in giro...)lo dimostra in pieno.Ma non la si poteva far fare a Branduardi,ci avremmo guadagnato giusto un pizzico d'immagine.Questa è proprio da reparto geriatrico!!!!123 123 123 vai con la samba de vares!!