giovedì 17 luglio 2008
Dagli asili nido alle fabbriche.
Lungi da me l'idea di avere l'esclusiva dei disagio, segnalo volentieri l'articolo pubblicato oggi sul sito de La Provincia Di Varese, intitolato "Mondiali, che beffa: ecco le ferie forzate", un altro modo, uno dei tanti, di essere ostaggi di Varese 2008. Quella Varese che va senza chiedere permesso a nessuno.
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17 commenti:
Ebbene sì lo confesso: questa mattina sono andata su internet a vedere dove potrei fuggire nella settimana dei Mondiali a Varese. Mi sono sentita in colpa, perché mi piacerebbe affrontare eroicamente questi Mondiali e porca miseria so che battersi è molto meglio che scappare. Ma non so se ce la faccio, accidenti. Grazie Paolo per questo blog, mi fa sentire un po' meno sola. E già che ci sono ti chiedo: meglio Malta o Amsterdam? (scherzo!) una mamma
Né Malta né Amsterdam, io andrei poco lontano, a Mendrisio, giusto per dare un'occhiata a come stanno pensando di organizzare i mondiali del prossimo anno...
Tienici aggiornati, in ogni caso.
Quante storie per un evento di una settimana. Voi varesini dovete sempre lamentarvi di qualcosa altrimenti non siete contenti.
w i mondiali di ciclismo e w tutti gli eventi che ravvivano un po' la nostra città.
voi di qusto blog siete vecchi e morti dentro!
...e ci nutriamo di carne umana, in quanto zombie. Grazie per il tuo contributo alla discussione, Anonimo.
non siamo vecchi e morti dentro... sappiamo ragionare. anche se mi piacesse il ciclismo (non è comunque il mio caso) ci stanno sequestrando in casa. vie chiuse per essere asfaltate secondo il volere dell'uci quando in giro per la città ci sono vie allucinanti. gare di ciclismo che impediscono di uscire di casa. nella settimana dei mondiali le università non saranno chiuse e per di più è tempo di esami. per raggiungere castellanza l'unico modo è la macchina. qualcuno mi deve spiegare come si può fare! a presto.
Hai proprio ragione, anonimo, quante storie per un evento di una settimana (hai visto mai quelli di Cannes lamentarsi per dieci giorni di Festival?)! E allora pensavo: se per te va bene, non è che mi terresti i miei 2 figli intanto che io vado - non ho ancora idea di come - a lavorare? Ah, ti pregherei di venirteli a prendere perché non saprei come fare a portarteli. Grazie mille, a presto allora!
Mi sorprendono molto i commenti dei segretari FIOM-UIL sull'articolo della Provincia quando sono stati proprio i delegati sindacali della Whirlpool di Comerio, in apposita assemblea, a ventilare il rischio di 2 giorni di cassa intergrazione se i lavoratori non avessere "volontariamente" concesso che il 25 e 26 diventassero parte dell'accordo sulle ferie annuali.
Inutile dire che impostando il discorso in questo modo i "rappresentanti dei lavoratori" non hanno avuto difficoltà ad accontentare l'azienda.
E' un'altro zombie che parla, vecchio e morto dentro (e ovviamente non contento di consumare ferie forzate): bravo Paolo per aver dato la possibilità di discutere su questo argomento.
La mia sensazione è che gli ostaggi del mondiale siano molti più di quanto appaia sui media.
L'anonimo parla eventi che "ravvivano" la nostra citta, ma io non vedo nessuna ricaduta positiva.
Vedremo, a Evento Sfregaselle finito, se gli alberghi costruiti per l'occasione saranno sufficienti ad ospitare la folla di turisti che verrà a visitare Varese landoftourism...
Io penso invece che si sarebbe potuto anche investire nella ristrutturazione/costruzione di impianti sportivi oppure nella manutenzione di qualche scuola (chi ha figli sa di cosa parlo): queste sono le ricadute sul territorio ...
A proposito di figli, all'anonimo spiritoso propongo di tenere anche i miei per la settimana dell'Evento ... non dimenticerti di controllare i compiti ...
Il Giro d'Italia è passato per un giorno, i disagi ci sono stati ma devo dire che l'allarmismo creato (chiusure stradali, blocco dei mezzi, ecc.) ha aiutato a far sì che la gente o stesse a casa in ferie, o si muovesse secondo gli orari prestabiliti. Quindi dove sta il problema?
E' giusto che voi sappiate come muovervi, ma non pretendetelo due mesi prima!
Basta un po' di pazienza, e tutto si risolverà senza problemi, com'è stato anche per il giro...
Credo che purtroppo però chi faccia solo polemica contro i mondiali a Varese sia una persona che non ama il proprio territorio e non tiene al prestigio della propria città, preferendo guardare ai propri legittimi e sacrosanti interessucci personali fregandosene dell'interesse generale (inteso come valorizzazione di Varese città in quanto tale).
E se non si ama il ciclismo come me, che quantomeno si tolleri la situazione.
P.S.: non ho appositamente scritto che chi è contro il mondiale di ciclismo è politicamente contro chi governa la Città Giardino, perchè credo che il signor Paolo sia una persona intelligente a cui non interessa schierarsi politicamente.
Saluti
Caro Anonimo,
innanzitutto quando si discute tra adulti ci si presenta: io mi chiamo Elia, e tu?
Il punto non è amare o no la città. La questione è pretendere che - una volta tanto - quando viene organizzato un evento, una manifestazione, si considerino tutti gli aspetti. Anche quelli che incidono sulla vita quotidiana dei cittadini che - a prescindere da passioni e interessi - sono costretti a lavorare e a continuare la vita di sempre usufruendo dei servizi primari ovvero trasporti, scuole, ecc. Ti sembra troppo? Sì, anche a me sembra troppo perché siamo in Italia. E l'oasi "verde" di Varese non fa differenza in merito.
Rispondo all'anonimo delle 14.34
Questo blog non mi sembra affatto animato da detrattori del mondiale di ciclismo.
Nulla in contrario per quel che mi riguarda.
Mi sembra che l'intento sia quello di MODIFICARE l'attenzione del Comune di Varese e dell'organizzazione dell'evento verso le necessità di chi a Varese ci vive anche in quella settimana (scusate il disturbo).
Il Giro d'Italia è passato per un giorno e i disagi sono stati notevolissimi e parzialmente incomprensibili per chi come me abita in zona Montello.
Non so dove abita Lei.
Rendere il prossimo evento più compatibile con le NECESSITA' dei cittadini si può.
Ci vuole soprattutto la voglia di dare al problema l'importanza che merita.
Cordiali saluti
Marco Bulgheroni
sono certa che la mia attività subisca un danno per i mondiali che si terranno nella prima settimana le di settembre faranno le prove e nella terza ci saranno i mondiali.
Se un'azienda non può lavorare, cosa dovrebbe fare?? Forse chiedere i danni al comune che ha ricevuto 50 milioni di euro!
Caro Marco Bulgheroni,
abito anch'io al Montello, in via Marzorati, e per il giro d'italia non ho avuto nessun problema perchè mi sono organizzato. E sai come ho fatto a organizzarmi? mi è bastato leggere la provincia di varese o la prealpina che spiegava quali vie erano chiuse e per quanto tempo erano chiuse..
e pensa un po'... son riuscito ad andare a lavorare e a tornare a casa tranquillamente senza nessun tipo di problema!
insomma mi sono informato. cosa pretendi? che arrivi il sindaco a casa tua a spiegarti come devi fare per muoverti in quei giorni? Informati cribbio! e scoprirai che i disagi non saranno poi cosi mostruosi come ti immagini!
Certo in questo blog mi pare nessuno sia detrattore del ciclismo sportivo. Beh è uno sport eroico da sempre, ci vogliono davvero le palle per fare il ciclista, e bisogna adeguarsi ai tracciati più impervi e attrezzarsi a battaglie difficilissime di strategia a lungo termine. Ovvero c'è un ciclismo eroico che io ho sempre vissuto un po' di rimando, non dico Coppi e Bartali ma Merckx Gimondi scatenavano i miei entusiasmi fanciulli.. Mi sembra di intuire anche che i tempi sono cambiati nel ciclismo (che io peraltro non seguo e quindi perdonatemi inesattezze) e che dalle bistecche al sangue che mangiavano gli eroi di una volta oggi si sia passati ad altri prodotti.. questo per dire unicamente che il ciclismo di oggi probabilmente è ottimo ma dal punto di vista dell'immagine pare ombreggiato da qualche nuvolazza, speriamo passeggera. Con questo vorrei unicamente suggerire agli appassionati e ai sostenitori tout cour di questi mondiali che affidare l'immagine di una città principalmente alla promozione di uno sport la cui immagine è, contingentemente, offuscata (per quanto posso osservare da profano) non pare una mossa risolutiva per rilanciare l'immagine della città stessa. Questioni sociali come ad esempio fabbriche che mandano in ferie forzata i dipendenti, poca chiarezza da parte del Comune nel dare indicazioni in merito alla dotazione dei servizi essenziali.. tutto ciò che è legittimo argomento di questa discussione potrebbe viceversa diventare notizia, potrebbe rivoltarsi come un boomerang dal punto di vista dell'immagine della città.. certo voi direte: ci pensa la televisione a fare la notizia (lo direbbe anche McLuhan..) e quindi ciò che conta sono le aiuole pettinate, le strade belle lisce per non turbare il dolce fluire delle corse (cosa ne avrebbero detto Coppi e Bartali?) - che come veniva fatto notare vengono asfaltate e poi rimangono senza segnaletica orizzontale per intere settimane (ad esempio sul lungo lago che di notte è un vero piacere). Ma qui nel blog, acciderboli, son tutti dei menagrami! Io penso che a fine settembre a Varese, alla fine di tutto, magari ci svegliamo e scopriamo che come a Torino l'occasione dei mondiali è stata una partita vinta per la città, e ci troviamo una serie di nuove infrastrutture che funzionano e una città con delle prospettive in più, per il turismo, per lo sport, per la cultura, per la musica... Chiudete gli occhi e sognate Varesini!
Ser.Lorenzo, non vorrei fare il guastafeste, o meglio, il guastaeroi,
ma mi ricordo che da bambino m'impressionarono molto le fotografie sui giornali di un ciclista inglese, Simpson, agonizzante a bordo strada, stroncato da un'eccitante, la simpamina, di cui aveva evidentemente abusato, forse proprio durante il tour de France. E mi ricordo anche di un Mercx condannato per doping anni dopo...
A parte questo, mi piacerebbe sapere se:
1)i ciclisti sono gli sportivi più avvezzi al doping nel mondo dello sport
2) )tutti gli sportivi si dopano allo stesso modo, ma i ciclisti (chissà per quali motivi) sono i più controllati
3)tutti gli sportivi si dopano allo stesso modo, ma i ciclisti (chissà per quali motivi) sono i più stupidi
In ogni caso, senza per questo condividere la posizione di qualcuno che su VareseNews diceva cose del tipo "bloccare la città per vedere un centinaio di drogati in bicicletta", debbo dire che sarebbe perlomeno grottesco, a fronte di tutte le discussioni sul mondiale, si finisse anche qui con i blitz dei gendarmi. Ma forse certe cose succedono solo al tour.
Non so se i controlli o le pere dopanti...
Scusa la domanda: sei lo stesso Paolo che ho avuto il piacere di incrociare nella Zonker Zone qualche anno fa? Sai, la curiosità...
Io sono una zombie nativa della Scozia che non vive a Varese, ma a 20 minuti, dall'altra parte del lago, dove da ben più di una settimana, a ancora per bene di più di una settimana, stiamo "godendo" i percorsi obbligati, le deviazioni forzate, i retromarcia spericolati quando ti trovi imobottigliata in un viuzzo di paese e si dimenticano di mettere il cartello giallo "deviazione" PRIMA, dove ancora puoi "deviare".
All'inzio di luglio ho tentato di entrare in Varese dalla provinciale che fa il giro del lago, e ho trovato TUTTE LE STRADE DI ACCESSO bloccate perché stavano lavorando sull'asfalto. Tutte. Insieme. Varese città bloccata. Me ne sono infischiata, e ho seguito altre macchine. Abbiamo scoperto che nonostante il blocco la strada era perfettamente percorribile e la città accessibile con un minimo di stress sugli ammortizzatori della macchina.
Mi sono trovata bloccata più volte in casa mia perché chiudono la "mia" strada per far passare gare ciclistiche - una volta un vigile mi ha vietata di uscire di casa anche se ero incinta e stavo andando a prendere una medicina di emergenza. Perché la bici è prioritaria alle necessità e le esigenze del cittadino.
Personalmente non ho mai odiato il ciclismo, ma può darsi che il ciclismo arrogante e supponente mi porterà a farlo prima o poi.
E per favore ciclisti, quei gestacci ad automobilisti che hanno pagato le tasse per usare le strade asfaltate e aspettano pazienti a 25 km orari per superare il branco (che si allarge sempre per occupare un'intera corsi appena arriva una macchina alle spalle) non sono molti educati. Se usate la via pubblica bloccandola per sport privato e piacere personale, potete veramente sorprendervi se qualcuno che cera di andare al lavoro o a prendere i figli non è contento?
Yes, I am. Benritrovata Bhuidhe (?)!
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