Nel primo post avevo parlato della necessità di un flashback riguardo la faccenda "asilo nido chiuso-asilo nido aperto", causa principale della mia condizione di ostaggio. A questo punto, visti i recentissimi sviluppi, riassumerò e aggiornerò la farsa fino alla sua freschissima ultima puntata.
Prologo.
Diversi mesi fa, nella ridente cittadina di Varese, comincia a circolare una voce inquietante: durante la settimana dei mondiali, per non saper né leggere né scrivere, ma soprattutto per non saper né organizzare né rispettare, l'Amministrazione Comunale ha deciso che le scuole di ogni ordine e grado rimarranno chiuse, asili nido compresi. Essendo padre, malgrado la mia vetusta età, di una bimba di due anni che frequenta l'asilo nido di Calcinate, penso che sarà bene informarsi.
Chiedo informazioni presso il nido: nessuna comunicazione ufficiale in merito è giunta.
27 maggio 2008
Dopo aver cercato senza risultato comunicazioni al riguardo sul sito del Comune di Varese, invio una e-mail ai Servizi Educativi, chiedendo informazioni in proposito.
Molto celermente (il giorno dopo), ricevo la risposta della funzionaria Gabriella Mangano:
"In merito alla sua richiesta d'informazione le comunico che nell'incontro che si terrà il giorno 30 maggio p.v. l 'amministrazione comunale definirà le chiusure previste per la settimana dei mondiali. Cordiali saluti."
Nei giorni seguenti al 30 maggio, tengo sotto controllo il sito del Comune, in attesa di una comunicazione che non verrà.
18 giugno 2008
Invio una nuova e-mail ai Servizi Educativi:
"Gentilissima Signora Mangano,
dopo la sua risposta (molto tempestiva, la ringrazio) alla mia richiesta d'informazioni, non ho ancora avuto modo di sapere quali decisioni siano infine state prese dall'amministrazione comunale, per questo la disturbo ancora per chiederle, nel caso la questione fosse ancor in sospeso, a quale fonte d'informazione mi convenga controllare per essere aggiornato in merito. Grazie per l'attenzione. Cordiali saluti."
23 giugno 2008
Ricevo risposta dai Servizi Educativi:
" Sono spiacente ma ad oggi non abbiamo ancora avuto una risposta definitiva dagli uffici competenti, pertanto non siamo in grado di valutare con certezza quali servizi saranno chiusi o parzialmente funzionanti. Cordiali saluti. Gabriella Mangano"
Continuo a tenere sotto controllo le comunicazioni del Comune, ma i comunicati diffusi in tema mondiali riguardano esclusivamente l'avanzamento dei lavori di asfaltatura delle strade.
Sinché...
10 luglio 2008
Il Comune preannuncia con gran pompa sui media locali e sul proprio sito l'attivazione di un servizio informativo per i cittadini: "Mondiali 2008: tutte le informazioni".
"Dal 14 luglio per ricevere informazioni sui mondiali sarà a disposizione il numero 0332-255444, così come una e-mail: mondiali2008@comune.varese.it. Il numero sarà disponibile dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle ore 13."
Nella stessa occasione, si degna finalmente di comunicare che:
"Le scuole primarie e secondarie saranno chiuse da martedì 23 a sabato 27 settembre compresi. Gli asili nido e le scuole dell'infanzia potranno restare aperte a seconda della collocazione sul territorio."
E qui, uno si aspetterebbe un bel due punti seguito dall'elenco di asili nido e scuole per l'infanzia, chiusi o aperti a seconda della collocazione sul territorio. Macché. Troppo semplice. La suspence deve continuare.
14 luglio 2008
Visto che oggi apre il servizio Mondiali 2008: tutte le informazioni, perché non approfittarne subito inviando una e-mail?
"Dopo aver appreso dal vostro comunicato stampa 189/2008 che durante la settimana dei mondiali di ciclismo "Gli asili nido e le scuole dell'infanzia potranno restare aperte a seconda della collocazione sul territorio", vorrei sapere se l'asilo nido "I Sentieri" a Calcinate Del Pesce chiuderà o meno. Grazie per l'attenzione."
15 luglio 2008
Ricevo la laconica risposta da Mondiali 2008: tutte le informazioni:
"Buongiorno. Samo spiacenti ma ad oggi non siamo ancora a conoscienza (sic!) degli asili nido e delle scuole materne che rimaranno aperti in quella settimana, le consigliamo di rivolgersi direttamente alla segreteria dell'asilo nido "I sentieri" di Calcinate del Pesce. Cordiali saluti."
Indovinate cosa ne sanno alla segreteria? Niente, esatto.
Oggi,16 luglio 2008
Pochi minuti fa, telefono ai Servizi Educativi (0332/255.001) riproponendo la mia annosa domanda. Una gentile impiegata mi tiene in linea finché non trova qualcuno in grado di dare una risposta. Poi mi comunica che la funzionaria (sempre la solerte Signora Mangano) le ha detto di riferirmi che ancora non si sa nulla e si attende una riunione della Giunta Comunale entro la settimana. Quindi mi consiglia di richiamare settimana prossima.
Questo è lo stato delle cose.
Immobile come il sorriso della Signora Patrizia Tomassini, Assessore ai Servizi Educativi del Comune di Varese, nella fotografia sul sito.
mercoledì 16 luglio 2008
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4 commenti:
Ho due figlie di 4 anni e 20 mesi che frequentano gli asili in centro città e abito sulla "pista" del mondiale sulla collina del Montello.
Già durante il Giro d'Italia ho vissuto una giornata di pura follia con doveri personali invariati e servizi assenti.
La chiusura di scuole materne e asili nido la considero una soluzione inaccettabile.
Come Lei, non ho nulla contro questo evento e contro il ciclismo in generale e sono pronto a ad affrontare i disagi inevitabili, ma pretendo il massimo impegno dell'organizzazione e del comune per minimizzare questi disagi.
A cominciare da un'informazione chiara e tempestiva che non vedo.
Cosa farei io?
Garantirei l'apertura degli asili nido e delle scuole materne con orario prolungato di due ore rispetto al normale orario, in modo da permettere ai genitori di raggiungere le strutture a piedi.
Per gli insegnanti e gli operatori organizzerei un servizio "navetta" da/per un punto raggiungibile da auto e mezzi pubblici.
Credo che per molti questa potrebbe essere una soluzione più che accettabile.
Cordiali saluti
Marco Bulgheroni
Ciao, Marco (io ti dò del tu). La tua definizione "doveri personali invariati" mi sembra perfetta, e tocca il punto dolente: la libertà personale. A me piacerebbe vivere in una società dove alla libertà di organizzare un campionato mondiale di ciclismo, di calcio, di bocce o anche di sputo in lungo, corrispondesse una pari libertà di non esserne coinvolti e condizionati nella vita di tutti i giorni. Ma questo significa saper (e soprattutto voler) organizzarsi tenendo conto delle esigenze di tutti e trovando i giusti compromessi, come ad esempio le soluzioni che tu proponi per il problema scuole materne e asili nido. Purtroppo non va così.
Purtroppo vige il motto "O così o pomì", capace soltanto di far leva su di un falso sentimento collettivo e sul populismo che contrappone la retorica del sano entusiasmo popolare al disfattismo con cui viene bollata qualunque critica o dissenso.
La tua odissea ha una sola laconica spiegazione: SONO DILETTANTI ALLO SBARAGLIO! Non ci vuole molto a definire i percorsi delle gare, quelli dei mezzi di soccorso, le eventuali strade di accesso per i numerosi tifosi e quelle per il loro deflusso. Non ci vuole tanto a capire quali sono le zone della città maggiormente interessate dalle gare e dagli eventi. E' sufficiente che un tecnico, un professionista si metta davanti alla pianta stradale del comune e definisca il tutto. E non ci vogliono mesi per farlo! Se non ci sono risposte, significa solo che non è ancora stato fatto!
@paolopedraz
Hai colto nel segno: "vivere in una società dove alla libertà di organizzare un campionato mondiale di ciclismo, di calcio, di bocce o anche di sputo in lungo, corrispondesse una pari libertà di non esserne coinvolti e condizionati nella vita di tutti i giorni".
Il fatto è che coloro che sono a capo di questa macchina organizzativa stanno facendo tutto solo per mostrarsi. Tutto si deve piegare alle esigenze di disputare questi mondiali senza avere un minimo di senno nel capire che non si può obbligare una comunità a subire un evento solo per il fatto che dall'evento alcuni e solo alcuni (di Varese 5 giorni dopo la chiusura dei mondiali non si ricorderà più nessuno...non è Pechino;-) trarranno benefici di immagine e non solo.
Non è cosi solo a Varese, è così un po' ovunque.
A Tradate (sono di quelle parti) per commemorare i 50 anni di città hanno indetto da settimane feste e festicciole, manco fosse il Carnevale di Rio!! Al venerdì e al sabato è capitato e continua a capitare che alcuni residenti del centro non posso riportare le auto a casa se hanno avuto la malaugurata idea di lavorare fin dopo le 8...perchè il centro viene chiuso. Non ci sono vigili e nessuno a dirigere il traffico...se vuoi provare a tornare a casa devi rischiare sotto la tua responsabilità schivando pedoni e spostando transenne.
I dilettanti allo sbaraglio sono un po' ovunque a voi i vostri a noi i nostri.
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