mercoledì 3 settembre 2008

Dove il mondiale non passa.

"Il piano di asfaltature mondiali è stato completato con successo grazie al grande lavoro estivo" (avrete notato che ormai dalle nostre parti tutto è mondiale), dichiara oggi su La Provincia di Varese l'assessore provinciale alla viabilità Aldo Simeoni "...E' chiaro che abbiamo pianificato gli interventi con un occhio di riguardo al grande appuntamento sportivo. E' altrettanto vero però che non abbiamo trascurato il resto del territorio, tanto che per tutta l'estate i cantieri hanno lavorato in più punti della della provincia, da Nord a Sud e con un unico obiettivo: dare ai nostri cittadini strade migliori e più sicure".
Sarà per sfortunata coincidenza, o per incredibile sfiga, ma al sottoscritto capita molto spesso, non appena abbandonate le nuove asfaltature a panno da biliardo delle vie direttamente interessate dai percorsi, spesso già in buono stato ancor prima di diventare mondiali, di ritrovarsi a percorrere strade con un manto in stato pietoso, collage di buche, tombini e rattoppi usurati come ne ho visti (giuro) soltanto nella Romania di cinque o sei anni fa. Strade che urlavano vergogna da molto tempo prima che si parlasse di mondiali e sulle quali, a quanto pare, i sette milioni di euro di spesa complessiva del piano di asfaltature sono scivolati via come l'acqua sulle piume delle oche.
Ho cominciato a fotografarle. Ma siccome mi piacerebbe capire se le incontro solo io oppure no, invito i lettori di questo blog ad aiutarmi, inviandomi eventuali altre testimonianze fotografiche per la pubblicazione. L'indirizzo è questo. Grazie.


Varese, via Duca d'Aosta



Varese, via Pirandello

1 commento:

stefania bonini ha detto...

intanto segnalo ‘a parole’ un paio di curiosità relative alla “mondiale” lavoro di asfaltatura – quella delimitazione del territorio che segna un confine netto fra i percorsi di gara e la terra di nessuno che li assedia.
una: in via campigli stanno asfaltando per la seconda volta: hanno “scartavetrato” il manto nuovo, steso non più di un mese fa, per rifarlo: perché? allora, con tempismo mirabile, rimossero l’asfalto dopo solo un giorno davanti a una villa in costruzione, presumo per fare gli allacciamenti: il comune evidentemente ignorava (puressendoci un vistoso cantiere aperto) che qual tal privato stava installandosì là e ha provveduto ad asfaltare, poi a levare una parte il giorno successivo, quindi a rattoppare. ora invece hanno lasciato l’asfalto antistante alla villa e hanno rimosso il manto stradale. mah
due: via trentini, dove scendono a gran velocità le auto dalla rotonda della questura, è stato riaperto da poco, dopo i devastanti lavori per la costruzione del parcheggio. asfaltato anche questo, dopo qualche giorno è stata fatta anche la segnaletica a terra... tranne le strisce pedonali! i pedoni che vanno e vengono lungo via bassi e via daverio continuano ad attraversare su strisce immaginarie, seguendo il percorso abituale, come i cani la traccia – del resto non ci sono oggettivamente altri punti in cui si potrebbe attraversare. guidati dall’abitudine, rischiano la vita confidando sulla memoria degli automobilisti che hanno sempre visto le strisce lì, e forse anche loro continuano a immaginarle (che non vuol dire rispettarle).