In tutta questa faccenda del "Gimme Kids" ("Damm i Fioeu", per chi fatica ad orientarsi senza indicazioni bilingue) disertato dalla maggioranza dei ragazzini varesini solo per far piangere quella brava e generosa signora che siede sulla poltrona di Assessore ai Servizi Educativi, confortata soltanto dalla calorosa solidarietà dei titoli di VareseNews, mi era sfuggito un dettaglio: i 10 euro necessari all'iscrizione. Situazione riassumibile così: l'amministrazione, dopo aver messo in difficoltà le famiglie per aver deciso una settimana di chiusura delle scuole a causa di un evento sportivo, organizza un'attività alternativa a pagamento, informando tardi e male gli interessati, i quali, per i più svariati motivi, non aderiscono in massa all'iniziativa.
Gli stronzi ingrati.
Quei 10 euro (che potrebbero essere 1 o 50 senza che nulla cambi nel principio) chiesti per l'iscrizione fotografano impietosamente quell'approccio malato al rapporto amministrazione-cittadino che ormai non ci stupisce nemmeno, inevitabile conseguenza dell'incapacità (o del rifiuto) di distinguere i diritti dai doveri e le opportunità dalle imposizioni.
giovedì 18 settembre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Concordo pienamente con il post.
D'altronde non mi stupisce più il fatto che in tutta la vicenda dell'organizzazione dei mondiali imperi quello che, in altri commenti, ho chiamato "pensiero unico". Per intenderci quello secondo il quale i mondiali "sono un'occasione per Varese" punto e basta e guai a chi critica....! che tanto poi sarà comunista brutto e sporco!
Non mi stupisce perchè l'informazione è palesemente di parte, e varesenews ne è un esempio. Un giorno pubblicano una lettera al direttore in cui una donna parla della difficoltà di iscrivere i propri figli ai "Gimme Kids" e il pressapochismo del personale addetto e, il giorno successivo campeggia sulla home page un articolo (si fa per dire...) il cui sunto è "avete rotto le palle con sti bambini da piazzare e adesso non li iscrivete ai Gimmie Kids...Contemporaneamente quelli di varese news pensavano bene di far sparire la suddetta lettera della mamma incazzata...
La deontologia prima di tutto!
Posta un commento